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GUIDO MARIA L'APOLIDE

di Claudia Bonasi
Guido Maria Grillo, salernitano che si definisce cantautore apolide, ha compiuto un passo in avanti verso la sua maturità artistica con “A chi tene 'o core”, l'ultimo lavoro che ha scritto ed arrangiato (disponibile su tutte le piattaforme dal prossimo 20 gennaio, il singolo anticipa l'Ep che sarà pubblicato a marzo 2021). E Guido Maria Grillo di cuore ne ha, nel senso di empatia profonda con le sue tante radici personali e musicali - è cresciuto immerso nell’arte nella casa materna, della famiglia De Curtis, zeppa di quadri dello zio pittore, dove echeggiavano arie d’opera intonate dal nonno, tenore e violinista, e da un altro zio, grande esperto di Giacomo Puccini -, 'spunti' d'arte che l'artista ha assorbito così come l'eco delle canzoni di Luigi Tenco, del cantautore e chitarrista statunitense Jeff Buckley, ma anche della grande canzone napoletana o delle ballate ipnotiche di Fabrizio De Andrè. Da sua madre, discendente di Totò, e docente di Storia dell’arte, l'artista ha ereditato vocalità e passione per l'arte figurativa.
E troviamo contaminazione anche nella
lingua che scelto, che oscilla dall'italiano al dialetto napoletano.
Dal 2009 ad oggi, ha pubblicato 3 album, un Ep e un singolo (Startup/Warner Music), vantando anche numerose collaborazioni con tanti artisti come Levante, Musica Nuda, Cristiano Godano, Paolo Benvegnù ed aperto concerti di Rufus Wainwright, Anna Calvi, Avion Travel, Marlene Kuntz, Musica Nuda, Paolo Jannacci, Niccolò Fabi, Levante ed altri. Nel 2011 è stato ospite al Premio Tenco per la presentazione della compilation “Come fiori in mare”. Nel 2016, in duetto con Levante, ha realizzato un clip live di "Salsedine", sua canzone contenuta nel terzo album. E’ vincitore del Premio Bruno Lauzi 2017 ed autore per il teatro, oltre che attore. Nel 2008 ha debuttato, al Parma Poesia Festival, “ME-DEA della sua grazia”, spettacolo di teatro contemporaneo da lui scritto, in scena con l’attrice Francesca De Angelis. Nel 2015 ha debuttato al Piccolo Auditorium di Cagliari con “La Maledizione dei puri – Se Pasolini e De Andre”, spettacolo suo e di (e con) Francesca Falchi, prodotto da Origamundi Teatro/L’eccezione.
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