Manfredi Nicoletti (Maiori 1891 - Cetara 1978), si forma con il pittore Raffaele D’Amato; dal 1910 frequenta i corsi del R. Istituto di Belle Arti di Napoli, dove sarà allievo di Michele Cammarano e di Eduardo Dalbono. Inizia ad esporre alla XXXVI Promotrice del 1914, dove presenta Chierichetto in sagrestia e Ritratto del pittore Edoardo Pansini. Nel 1921 partecipa con il pastello Testa di bimba alla I Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli. Del 1928 è la prima personale, allestita presso l’Edificio Scolastico Occidentale di Salerno, dove espone cinquantasei opere, tra oli e pastelli. Del 1930 è presente a Napoli alla mostra organizzata dalla rivista «Cimento», mentre l’anno seguente soggiorna a Londra, dove allestisce una personale alla Picture Gallery di Eton College. Nel 1931 è invitato alla Quadriennale d’Arte Nazionale, dove espone Festa notturna (1930); nel 1933 è presente con nove opere alla II Mostra Salernitana d’Arte. Nel 1939 allestisce una personale al Padiglione del Circolo Artistico alla Villa Comunale di Napoli, mentre l’anno seguente espone al Bragaglia fuori commercio (Casa d’Arte Bragaglia) di Roma. Nell’immediato dopoguerra allestisce due personali a Salerno, nella sede del Partito Socialista nel 1944, e al Salone della Casa del Combattente nel 1949. Nello stesso anno partecipa alla Rassegna delle Arti Figurative nel Mezzogiorno a Napoli. Del 1955 è la Prima Mostra dei Pittori Salernitani, promossa dal Centro di Cultura, dove espone insieme ad alcuni giovani artisti, tra cui Mario Carotenuto ed Isabella Greco; nel 1957 prende parte alla Terza Mostra Artisti Salernitani, organizzata dall’Ente Italiano Pro-Cultura di Salerno. Muore, nella sua casa di Cetara, l’8 agosto 1978.